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il rito del caffè

Il rito del caffè

Il caffè è considerato giustamente un’espressione tipica della cultura alimentare del nostro Paese. Il rito del caffè è un’abitudine consolidata, tanto nelle case quanto negli ambienti di lavoro,
 per il puro piacere di un buon caffè o sovente anche solo come pretesto per un momento di pausa e socializzazione.
Il caffè è un costume profondamente italiano, chi ha viaggiato all’estero sa bene quanto sia un’impresa ardua trovare un buon espresso in paesi lontani dalla nostra tradizione. Il successo del caffè è legato, possiamo dire, anche al suo esser divenuto un vero e proprio rito, che abbina al piacere di bere una bevanda amata, la possibilità di socializzare, di instaurare nuove relazioni interpersonali, di intensificare i rapporti umani, facendo circolare sensazioni, emozioni, idee.
Nella tradizione italiana, riguardo alla degustazione, esistono essenzialmente due tendenze di pensiero, la “napoletana” e la “palermitana“.La napoletana dice che bisogna bere prima del caffè un bicchiere di acqua, per pulire la bocca e assaporare appieno l’aroma. La palermitana al contrario invece prevede il bicchiere di acqua dopo il caffè, in maniera da pulire la bocca dal sapore leggermente aspro che lascia il caffè stesso.
Prima dell’avvento della caffettiera cosiddetta “moka“, la caffettiera più adoperata per uso casalingo era la “napoletana”. Indimenticabile il monologo di Edoardo de Filippo che, nella sua opera teatrale “Questi Fantasmi”, consiglia al suo immaginario dirimpettaio l’uso di un “coppetiello”, ovvero un cono, di carta cerata da apporre sul beccuccio della macchinetta, per non perdere l’aroma del caffè. La “napoletana” è costituita da un doppio bricco, incastrati l’uno nell’altro, nel primo viene posta l’acqua da bollire, nel secondo c’è un cilindro forato per contenere il caffè. Una volta bollita l’acqua si chiude la macchinetta col secondo involucro contenente il caffè e si capovolgeva il tutto lasciando in infusione. E’ un metodo sicuramente più lento e per questo ritenuto dai puristi del caffè un ineguagliabile strumento per favorire la socializzazione, perché durante l’attesa si era quasi obbligati a fare quattro chiacchiere.


cuccumella la caffettiera Italiana
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